Le viti ad alette rappresentano uno degli elementi di fissaggio maggiormente utilizzati in svariati ambiti, in virtù della loro capacità di poter essere allentate e serrate senza l’uso di attrezzi. Quando si deve scegliere la vite giusta per una specifica applicazione, la corretta determinazione delle dimensioni diventa un elemento di primaria e fondamentale importanza.
La misurazione delle viti, infatti, è un processo che richiede precisione e attenzione ai dettagli, come avremo modo di analizzare nel prosieguo dell’articolo esplorando in profondità come procedere alla corretta misurazione delle dimensioni delle viti, fornendo anche utili consigli sui più frequenti e comuni errori da non commettere.
Gli strumenti necessari per la misurazione e come effettuarla
La corretta misurazione delle viti è fondamentale per far sì che esse possano svolgere la loro funzione senza alcun tipo di problema. Scegliere una vite di dimensioni non conformi a quanto realmente necessario, comporta l’insorgere di diverse problematiche come fissaggi inadeguati, che causano problemi strutturali o funzionali. Ad esempio, una vite troppa corta non garantisce un ancoraggio sicuro, mentre una vite troppo lunga potrebbe danneggiare i componenti adiacenti.
Per deduzione logica, quindi, è necessario essere al corrente di quali siano gli strumenti necessari per misurare le dimensioni delle viti. Quello maggiormente adatto è, senza alcun dubbio, il calibro, che permette di determinare con precisione la lunghezza, il diametro e la distanza tra le filettature della vite.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, la lunghezza della vite si misura dalla punta fino alla testa, esclusa la parte filettata. Nel caso in cui la testa della vite deve essere a filo o incassata nel materiale, è indispensabile tener conto anche della testa nella misurazione. La misurazione più importante, tuttavia, resta quella del diametro della vite.
Questa operazione prevede che si misura la parte più larga della vite, ovvero la distanza intercorsa tra le creste delle filettature opposte. Il valore ottenuto deve garantire che la vite si adatti perfettamente al foro o al dado previsto. Un’altra misurazione di fondamentale importanza è il passo della filettatura, che indica la distanza tra due creste consecutive di filettatura. Questo valore è necessario per garantire che la vite si possa avvitare correttamente nel foro filettato corrispondente.
Come usare il calibro per la misurazione delle viti
Il calibro è certamente lo strumento maggiormente adatto per misurare una vite. Il processo di misurazione attraverso questo strumento richiede precisione e attenzione ad ogni singolo dettaglio. Quando si procede alla misurazione della lunghezza della vite, è necessario appoggiare la testa della stessa contro l’estremità piatta del calibro e misurare fino alla punta della vite.
Nel caso in cui, invece, si debba procedere alla misurazione del diametro, è indispensabile posizionare la vite tra le ganasce del calibro e chiuderle fino a toccare leggermente le creste delle filettature; la rilevazione della misura, poi, sarà visibile direttamente sulla scala del calibro. Per misurare il passo, invece, è necessario utilizzare un calibro dotato di questa particolare funzione o, in alternativa, un apposito comparatore di filettature.
Quando si procede alla misurazione delle viti, non di rado si commettono alcuni errori comuni che impediscono di poter effettuare una corretta rilevazione. Il primo, il più lapalissiano, è confondere il diametro nominale della vite (misura teorica che può differire leggermente a causa delle tolleranze di produzione) con il diametro esterno. Un altro errore comune è non considerare la lunghezza totale della vite, escludendo o includendo la testa erroneamente, a seconda del tipo di applicazione.
Per ottenere una corretta misurazione delle viti, è fondamentale calibrare il calibro prima di ogni misurazione, ripetere la misurazione per verificare la consistenza dei risultati e pulire la vite accertandosi che sia priva di residui come polvere e detriti, che possono potenzialmente falsare il risultato ottenuto dalla misurazione.