Come vengono realizzate e qual è il funzionamento delle facciate ventilate

In ambito residenziale la facciata svolge un duplice ruolo: relazionarsi con l’ambiente circostante e regolare lo scambio di luce e calore tra l’ambiente interno e quello esterno.

La stessa funzione viene svolta dalle pareti ventilate dei grandi edifici che, rispetto alle abitazioni, vengono realizzate sempre più frequentemente con facciate ventilate in vetro.

Oltre al notevole impatto visivo ed architettonico sull’ambiente circostante, le facciate continue ventilate permettono un notevole risparmio energetico e garantiscono il completo isolamento rispetto ai rumori dell’ambiente esterno.

Con l’aiuto dello studio di progettazione facciate continue di tipo ventilato Edge analizzeremo le fasi che caratterizzano la realizzazione di queste soluzioni e il loro funzionamento.

 

L’iter di realizzazione delle facciate ventilate

La parete dell’edificio funge da supporto dello strato di finitura e della facciata ventilata: per identificare dove posizionare i punti di fissaggio è necessario valutare la capacità di sostenere il peso della facciata ventilata del relativo supporto.

Questo valore cambia a seconda del materiale con cui lo stesso è stato realizzato.

Successivamente viene realizzato uno strato isolante continuo mediante pannelli progettati ad hoc per le facciate ventilate.

Per ottenere il massimo in termini di isolamento termico vengono valutati altri due parametri: la resistenza al fuoco e la durabilità nel tempo del  materiale destinato alla zona dell’intercapedine.

In gergo tecnico le facciate ventilate vengono identificate come sistemi a sbalzo per via dello strato di finitura che è vincolato (ma totalmente indipendente) alla parete per mezzo di sistemi di ancoraggio più o meno visibili.

Il ruolo di sistemi è proprio quello di distanziare la facciata dallo strato di finitura, di sorreggerlo e  creare la spazio necessario per una corretta circolazione dell’aria.

Il sistema di ancoraggio può essere realizzato in legno, come accade nel settore della bioedilizia, oppure in leghe leggere/acciaio.

Per quanto riguarda l’intercapedine, costruito mediante griglie di aerazione sulla parte bassa ed alta della facciata, è importante che abbia una larghezza di 3 o 5 cm. Una misura minore ostacola la circolazione dell’aria.

Ecco qualche esempi di facciata ventilata

In base al materiale utilizzato per il rivestimento esterno è possibile identificare diverse tipologie di facciate ventilate.

Solitamente la scelta viene fatta cercando di garantire un risultato di impatto dal punto di vista estetico.

In base a come si vuol far apparire l’edificio al termine dei lavori è possibile scegliere tra:

  • Rivestimenti di tipo metallico (alluminio, acciaio inox, acciaio zincato, cor-ten);
  • Rivestimenti in legno (di grande impatto estetico ed estremamente resistente ai segni del tempo e all’effetto degli agenti atmosferici);
  • Rivestimenti in cotto o pietra (impermeabile e altamente resistente).

Come funzionano le facciate continue ventilate

Risulta abbastanza evidente che una facciata continua “funziona” in modo corretto quando la circolazione dell’aria all’interno della camera d’aria avviene senza ostacoli.

Questo moto definito in gergo tecnico convettivo naturale dipende dal differenziale di temperatura che si crea tra l’interno e l’esterno dell’intercapedine.

Durante la stagione estiva la temperatura dell’aria presente nell’intercapedine aumenta a causa dell’effetto dei raggi solari che colpiscono il rivestimento: l’effetto camino che si crea favorisce lo spostamento dell’aria verso la parte alta.

In questo modo la temperatura sulla parete interna si abbassa.

Durante la stagione fredda invece la temperatura dell’aria presente nell’intercapedine è abbastanza stabile in quanto i raggi del sole sono meno intensi. Umidità e condensa sono perfettamente sotto controllo.

Un elenco esaustivo dei vantaggi legati all’utilizzo delle facciate continue ventilate

I principali vantaggi legati all’uso di facciate continue di tipo ventilato sono:

  1. Meno condensa ed umidità sulle pareti;
  2. Maggiore isolamento acustico;
  3. Maggiore protezione delle pareti dagli effetti legati all’esposizione agli agenti atmosferici;
  4. Grande valore architettonico;
  5. Notevole risparmio in termini di energia consumata (i ponti termici spariscono);
  6. Manutenzione semplice.

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